Blockchain “made in Europa”: c’è un progetto?

L’utilizzo nel mondo della tecnologia blockchain continua a crescere: soltanto nel 2021, sono state 370 le nuove iniziative. L’Unione Europea, invece, sotto questo punto di vista non vede ancora progressi significativi nell’ambito del progetto Ebsi (European blockchain services infrastrutture). Ma cos’è tale progetto? Nel 2018 la Commissione europea ha avviato il progetto Ebsi con l’obiettivo di creare un sistema di connessione in interoperabilità cross-border per il mercato unico europeo, costruendo una prima infrastruttura di blockchain istituzionale a livello comunitario la cui responsabilità è condivisa da tutti gli Stati membri. Dal 2020, poi, Ebsi sta implementando una rete di nodi distribuiti in tutta Europa, supportando applicazioni focalizzate su casi d’uso selezionati. L’iniziativa è sia verso le pubbliche amministrazioni, che verso le imprese ed i cittadini. Ad oggi però, si legge nel sito ufficiale, sono stati investiti solo quattro milioni di euro, con un totale di 36 nodi, di cui 25 attivi e 11 in fase di setup.

Francesco Bruschi (direttore dell’Osservatorio blockchain & distributed ledger), spiega a Wired che “Non è facile avere un’idea di quando questi servizi saranno disponibiliSi tratta di tecnologie che richiedono determinante norme di compliance, come il trattamento dei dati e che si scontrano con punti di vista differenti fra culture diverse all’interno dell’Unione”. Al centro della questione c’è anche la sfida di conciliare una rete pubblica con la tutela dei dati, argomento spinoso in tale ambito.

Dunque, il nodo privacy, ma anche le differenti visioni degli Stati e il gap regolatorio stanno frenando la realizzazione di Ebsi, con i singoli paesi che sperimentano per conto proprio e aumentano il rischio generale di non tenere il passo con la velocità applicativa di questa tecnologia.

E in Italia? Nel mercato italiano non si vede ancora una crescita nell’adozione di queste tecnologie da parte delle aziende: gli investimenti sono pari a 28 milioni di euro nel 2021, più o meno stabili rispetto ai 23 milioni del 2020 e ai 30 milioni del 2019. E, se anche iniziative di ecosistema come quella europea registrano rallentamenti, i cittadini sembrano invece essere orientati all’utilizzo delle applicazioni blockchain col rischio però di pagare in prima persona le lacune che si creano fra mercato, regolamentazione e istituzioni. 

Per maggiori approfondimenti circa il progetto e l’argomento, si rimanda all’articolo completo su Wired.

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