Piccoli e brevi ragguagli sul “Decreto di metà Aprile”

le nostre prime impressioni del decreto aprile

Il ministro dell’Economia Gualtieri ha concluso da poche ore il CdM dicendo che col Decreto di metà aprile si metteranno in campo 200 miliardi di garanzia per prestiti fino al 90% garantiti dallo Stato senza limiti di fatturato, per imprese di tutti i tipi.

Un intervento senza precedenti che mobiliterà imponenti risorse pubbliche per poter dare una garanzia a favore del sistema produttivo italiano e idonee a superare questo momento difficile e poter ripartire. 

Potranno arrivare al 25% del fatturato delle imprese o al doppio del costo del personale con un sistema di erogazione molto semplice e diretto al sistema bancario, attraverso Sace, con condizionalità limitate tra cui quella di non poter erogare dividendi”, ha affermato Gualtieri.

Ma chi è Sace e cosa fa?

SACE è una società per azioni interamente controllata da Cassa depositi e prestiti. Detiene il 76% del capitale di SIMEST, società per azioni che dal 1991 sostiene per legge la crescita delle imprese italiane, attraverso l’internazionalizzazione della loro attività.

Sul sito web https://www.sacesimest.it/homepage, alla pagina relativa all’Emergenza Covid-19 si legge come tra i servizi offerti, venga potenziato nell’ambito delle misure straordinarie che il Gruppo CDP mette a disposizione delle imprese a seguito dell’emergenza Covid-19 il prodotto di Garanzie Finanziarie di breve termine.

Riportiamo quanto si vede sulla pagina “Rilasciamo garanzie fino al 50% al sistema bancario per agevolare l’erogazione di nuovi finanziamenti di breve termine finalizzati al finanziamento del circolante (ad esempio per necessità di materie prime, scorte di magazzino, semilavorati ma non solo) legato ad operatività con l’estero per sostenere le aziende in questa congiuntura e permettere loro di far fronte allo shock della filiera produttiva nazionale e internazionale e a momentanei ritardi nei flussi di incasso delle commesse in essere.”

La garanzia rilasciata facilita l’accesso al credito e non intacca, per la parte garantita, i tuoi affidamenti presso il sistema bancario.

Il processo che prevede documentazione finanziaria standard e tempi di delibera rapidi viene attivato dalla banca e la remunerazione stabilita dalla banca verrà retrocessa a SACE pro quota (senza oneri aggiuntivi per l’impresa) ad ogni data di pagamento interessi ai sensi del contratto di finanziamento sottoscritto con la banca. La linea di credito a supporto del circolante potrà avere una durata massima di 18 mesi e non prevede vincoli sull’importo del finanziamento.

Sul suo sito web CDP con il suo servizio: Piattaforma Imprese raggruppa in uno strumento organico tre distinti “Plafond” dedicati all’ accesso al credito dei diversi comparti imprenditoriali, con l’obiettivo di favorire un maggior afflusso di risorse a medio-lungo termine.

Le risorse di CDP come riportato anche da Gualtieri sono veicolate attraverso il canale bancario.

Lo strumento è rivolto a:

  • PMI (imprese con meno di 250 dipendenti)
  • MID (imprese con un numero di dipendenti compresi fra 250 e 3.000 unità)
  • PMI e/o MidCap che partecipano a una Filiera o a una Rete di Imprese
  • Rete di Imprese dotate di soggettività giuridica

Prendendo ad esempio il Plafond PMI destinato al finanziamento di investimenti, da realizzare o in corso di realizzazione, e ad esigenze di incremento del capitale circolante delle PMI si riporta che:
Il plafond ammonta a 5.984 milioni di euro.

Possono avvalersi del Plafond le imprese operanti in Italia con un organico inferiore alle 250 unità, equivalenti a tempo pieno, a prescindere dal fatturato e dall’attivo di bilancio, secondo la definizione di PMI indicata nella Convenzione.

Sono ammesse al finanziamento anche le PMI non autonome a condizione che il numero dei dipendenti delle imprese associate e/o collegate risulti inferiore alle 250 unità.

I finanziamenti accordati dalle banche tramite il Plafond PMI possono beneficiare di garanzia pubblica o privata.

Non è previsto nessun limite di importo ai finanziamenti alle PMI, fatta eccezione per quelli dedicati a operazioni di internazionalizzazione, che non possono superare unitariamente l’importo di 15 milioni di euro.
E’ possibile usufruire del Plafond PMI anche nella forma del leasing finanziario.

E’ fondamentale ricordare e sottolineare per evitare facili illusioni che:

Sono escluse le operazioni di ristrutturazione di debiti pregressi.

A nostro modo di vedere questa sarebbe dovuta essere condizione n. 1 da esplicitare tra le condizioni per avere le garanzie, tra le quali ricordiamo anche esserci gli obblighi di non licenziare e non trasferire la produzione all’estero.

Nei prossimi giorni, prima di metà aprile, si farà speriamo più chiarezza, per ora ci sembrava opportuno riportare le prime reazioni a caldo.

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